Mangiamo poche specie vegetali e pochissime varietร , tutte uguali le une alle altre. Esteticamente perfette. ร un fatto naturale? Assolutamente no. ร un fatto neutro e senza conseguenze? Assolutamente no. Nel corso dell'ultimo secolo si รจ perso il 75% delle piante e dei frutti commestibili a favore di varietร esteticamente perfette. Le mele che acquistiamo al supermercato sono, infatti, il risultato di una selezione genetica che le ha rese identiche le une alle altre. Il kiwi giallo o l'uva senza semi che hanno invaso i mercati, sono gestiti da potenti club che oggi decidono chi e come puรฒ coltivare frutta sotto brevetto. Pochi e potenti gruppi industriali hanno estromesso dal mercato altre varietร , riducendo drammaticamente l'agrobiodiversitร e imponendo un modello produttivo che ha radicalmente trasformato l'agricoltura, rendendo i coltivatori dei semplici licenziatari. Una inchiesta sul campo che, per la prima volta, mette in luce le nuove forme di controllo del cibo e i rischi per la biodiversitร .
Fabio Ciconte รจ direttore dell'associazione ambientalista Terra!, scrittore ed esperto di agricoltura e filiere alimentari. Impegnato da anni in battaglie ambientali e sociali, ha realizzato diverse inchieste e pubblicazioni. รstato protagonista, con Claudio Morici, della web serie In frigo veritas di "Repubblica.it" e collabora con il quotidiano "Domani". Per Laterza รจ autore di Il grande carrello. Chi decide cosa mangiamo (con Stefano Liberti, 2019), Fragole d'inverno. Perchรฉ saper scegliere cosa mangiamo salverร il pianeta (e il clima)(2020), Chi possiede i frutti della terra (2022), L'ipocrisia dell'abbondanza. Perchรฉ non compreremo piรน cibo a basso costo (2023).