Alberto l'aveva sedotta con il suo charme e la sua raffinatezza, invitandola a cena e facendole scoprire i piaceri della buona tavola. Durante la cena, i loro sguardi si erano incrociati più volte, carichi di desiderio e di promesse non dette. Alberto le aveva accarezzato la mano, facendole sentire il calore della sua pelle e risvegliando in lei una voglia irrefrenabile.
Mentre si avvicinava all'imponente cancello della proprietà, Giada sentì un brivido percorrerle la schiena. Il suo corpo alto e slanciato si muoveva con grazia, i lunghi capelli neri ondeggiavano dolcemente nella brezza serale. Indossava un abito nero aderente che accentuava le sue curve sinuose, in particolare il suo seno a pera, perfettamente proporzionato e invitante.
Il cancello si aprì silenziosamente, come se l'avesse attesa. Giada percorse il vialetto illuminato da fioche luci soffuse, il cuore che le batteva forte nel petto. La villa si ergeva davanti a lei, imponente e misteriosa come il suo proprietario.
Alberto apparve sulla soglia, una figura enigmatica avvolta nell'ombra. Il suo sguardo intenso catturò immediatamente quello di Giada, facendola sentire come se potesse leggerle l'anima.
"Benvenuta," disse con voce profonda e vellutata, un sorriso appena accennato sulle labbra sensuali.
Giada sentì le ginocchia tremare leggermente mentre si avvicinava. L'aura di mistero che circondava Alberto era palpabile, elettrizzante. Lui le prese delicatamente la mano, portandola alle labbra per un bacio leggero che le mandò scintille lungo tutto il corpo.
"Sei ancora più bella di quanto ricordassi," mormorò Alberto, i suoi occhi che percorrevano lentamente il corpo di Giada, indugiando sul suo décolleté. Lei sentì il calore salirle alle guance, consapevole del suo sguardo ardente.
Alberto la guidò all'interno della villa, un labirinto di lusso e sensualità. L'aria era densa di aspettativa, carica di promesse inespresse. Giada notò come le sue dita lunghe e forti si intrecciavano con le sue, un contatto semplice ma carico di elettricità.
Attraversarono un corridoio dalle pareti rivestite di specchi, e Giada poté ammirare il riflesso di loro due insieme. Era una visione seducente: lei, alta e sinuosa, con i capelli neri che contrastavano con la pelle chiara; lui, elegante e misterioso, con un'aura di potere controllato che emanava da ogni suo movimento.
Giunsero in un ampio salone, dove le luci soffuse creavano un'atmosfera intima e avvolgente. Un grande divano in pelle occupava il centro della stanza, invitante come una promessa di piaceri proibiti.
Alberto si voltò verso Giada, i suoi occhi scuri che brillavano di desiderio trattenuto. Le sue mani forti le accarezzarono delicatamente i fianchi, risalendo lentamente fino a sfiorare la curva del suo seno. Giada trattenne il respiro, il corpo che reagiva istintivamente al suo tocco.
"Ho pensato a questo momento da quando ti ho vista la prima volta," sussurrò Alberto, la sua voce roca di passione. Le sue labbra si avvicinarono pericolosamente a quelle di Giada, sfiorandole appena in una carezza eterea.
Giada sentì le gambe tremare, il desiderio che montava dentro di lei come un'onda inarrestabile. Le mani di Alberto erano ovunque, esploravano il suo corpo con una maestria che la lasciava senza fiato. Ogni tocco, ogni carezza sembrava accendere un nuovo fuoco sulla sua pelle.
Con un movimento fluido, Alberto fece scivolare le bretelle dell'abito di Giada, rivelando lentamente le sue spalle nude. Le sue labbra seguirono il percorso delle dita, lasciando una scia di baci ardenti sulla pelle sensibile.
Giada gemette piano, le mani che si aggrappavano alle spalle larghe di Alberto. Il suo profumo maschile e inebriante le riempiva i sensi, facendole girare la testa. Si sentiva come cera malleabile tra le sue mani esperte, pronta a sciogliersi al suo tocco.
L'abito cadde a terra con un fruscio leggero, lasciando Giada in lingerie di pizzo nero. Gli occhi di Alberto si oscurarono di desiderio mentre ammirava il suo corpo perfetto, le curve morbide e invitanti, il seno a pera che si alzava e abbassava con il respiro accelerato.
"Sei una visione," mormorò Alberto, la voce carica di ammirazione e lussuria. Le sue mani accarezzarono delicatamente il seno di Giada, i pollici che sfioravano i capezzoli turgidi attraverso il pizzo.
Giada si inarcò contro di lui, desiderando di più, bramando il suo tocco sulla pelle nuda. Le sue mani tremanti iniziarono a sbottonare la camicia di Alberto, rivelando un torace scolpito e muscoloso.
Con un movimento fluido, Alberto la sollevò tra le braccia, portandola verso la camera da letto.
La prima sorpresa attendeva Giada nella camera da letto, un ambiente avvolto in una penombra seducente, illuminato solo dalla luce tremolante di alcune candele profumate. L'aria era densa di aspettativa e di un sottile aroma di vaniglia e sandalo. Alberto, con un sorriso malizioso sulle labbra, le aveva chiesto di indossare una maschera di seta nera, promettendole un'esperienza che avrebbe superato ogni sua fantasia più audace.
"Fidati di me," aveva sussurrato Alberto, sfiorandole delicatamente la guancia. "Lasciati andare e goditi ogni sensazione."
Giada aveva accettato, il cuore che le batteva forte nel petto, un mix di curiosità e trepidazione che le faceva formicolare la pelle. La maschera le copriva gli occhi, privandola della vista ma amplificando ogni altro senso. Alberto l'aveva guidata dolcemente sul letto, le sue mani calde che la facevano rabbrividire di piacere.
"Aspettami qui," le aveva detto con voce roca. "Non togliere la maschera finché non tornerò."
Per Giada inizia la più sorprendente avventura erotica che mai avrebbe potuto immaginare in vita sua.
Edizioni illustrata con gli acquarelli e le illustrazioni di Paul Silvani. I quadri di Paul Silvani in questo eBook incarnano l’ideale di bellezza femminile. Nessun riferimento a persone viventi o decedute. In caso di somiglianze queste sono casuali. D’altronde non siamo in presenza di fotografie.