Ulisse

La Nave di Teseo Editore spa
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" È il 16 giugno del 1904, Stephen Dedalus e Leopold Bloom vivono entrambi a Dublino. Diversi dalla gente che li circonda, si distinguono perchÊ sono, ciascuno secondo le proprie capacità, due avventurieri dell’intelletto – Dedalus, il poeta e filosofo, capace di belle immagini e astruse speculazioni e Bloom, procacciatore di pubblicità, dai mezzi piÚ rudimentali. Alla sera, Bloom e Dedalus finiscono nella stessa lite tra ubriachi e Dedalus viene messo ko da un soldato inglese. Si chiarisce cosÃŦ il loro rapporto. Bloom pensa malinconicamente che Stephen rappresenti quello che suo figlio avrebbe dovuto essere e Stephen, che disprezza il proprio genitore – un amabile perdigiorno –, trova una sorta di padre spirituale in questo simpatico ebreo, che, per quanto mediocre, possiede almeno la dignità dell’intelligenza. Non sono forse, in virtÚ del fatto che pensano e immaginano, due fuorilegge nel loro mondo? Raccontata nel modo piÚ diretto possibile, questa è la storia dell’Ulisse.” Edmund Wilson, New Republic, 5 luglio 1922 “ Ulisse sopravvive come un termine d’arrivo della grande tradizione romantica, come l’ultimo romanzo ‘ben fatto’, l’ultimo grande teatro in cui figure umane, eventi storici e tutta una società si muovono in piena azione.” Umberto Eco “ Un’opera d’arte divina, il piÚ grande capolavoro della narrativa del Novecento.” Vladimir Nabokov “ Ulisse è il piÚ importante contributo alla narrativa del XX secolo. Renderà immortale il suo autore cosÃŦ come Gargantua e Pantagruel rese immortale Rabelais, e I fratelli Karamazov Dostoevskij.” Joseph Collins, The New York Times, 28 maggio 1922 (prima recensione dell’Ulisse)

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James Joyce (1882 – 1941) è uno dei piÚ celebrati scrittori irlandesi. Nato a Dublino, lascia l’Irlanda nel 1904, dopo gli studi universitari, per insegnare prima a Pola e poi a Trieste, allora parte dell’Impero austroungarico. Nel 1914 pubblica il romanzo Ritratto dell’artista da giovane, a puntate su rivista, e la raccolta di racconti Gente di Dublino. Dopo aver trascorso gli anni del primo conflitto mondiale a Zurigo, su invito di Ezra Pound raggiunge Parigi dove resterà vent’anni. Qui pubblica nel 1922 il grande romanzo a cui pensava da quindici anni, Ulisse, seguito nel 1939 da Finnegans Wake. Rifugiato in Svizzera allo scoppio della seconda guerra mondiale, Joyce muore a Zurigo il 13 gennaio 1941.

Mario Biondi, scrittore, poeta, critico letterario, narratore di viaggio e traduttore, ha pubblicato ventuno libri e con il romanzo Gli occhi di una donna ha vinto il premio Campiello nel 1985. Si è sempre occupato attivamente di narrativa angloamericana di cui è stato recensore per diversi quotidiani e riviste come “l’Unità”, il “Corriere della Sera”, “Il Giornale”, “L’Europeo” e altri. Oltre a James Joyce, ha tradotto numerosi autori di lingua inglese, tra cui Bernard Malamud, John Updike, Edith Wharton, Anne Tyler, Irvine Welsh e i premi Nobel Isaac B. Singer, William Golding e Wole Soyinka.

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