Il libro mostra, al di lΓ del clichΓ© turistico di Praga, Β«cittΓ d'oroΒ», tutta l'arcana sostanza, le ambiguitΓ , il tenebrismo, il torpore, il fascino nascosto della cittΓ boema. Il capolavoro di un saggista profondamente innamorato della sua materia, ma anche struggentemente poeta in proprio. Praga narrata non solo nei suoi splendori, ma anche nelle sue ombre non meno fascinose: quelle del Quartiere ebraico, del Golem, delle taverne, degli stranieri che vi abitarono, della letteratura tedesca che vi fiorΓ, di Hasek e di Kafka, di Apollinaire, di Meyrink e dei dadaisti boemi.