8 aprile 1973. Al momento della morte di Picasso, un profluvio di superlativi viene associato al suo nome. Lo Stato francese, in pompa magna, ne accoglie lтАЩopera, assimilandola alla propria storia. Ma quanti sanno che allтАЩartista era stata rifiutata la naturalizzazione? Quanti immaginano il clima di sospetto e di esclusione di cui fu vittima, culminato nel gran rifiuto che il Louvre oppose nel 1929 alla donazione delle Demoiselles dтАЩAvignon? Stimolata dalle molte contraddizioni che vede affiorare, Annie Cohen-Solal si lancia in una inedita quanto coraggiosa esplorazione del mondo insondabile di Picasso per sottrarre alla polvere degli archivi i segreti di una storia ancora tutta da raccontare. Viaggiando nello spazio e nel tempo si ritorna cos├м allтАЩottobre 1900, quando Picasso giunge per la prima volta a Parigi da Barcellona; si attraversano i vicoli affascinanti di una Montmartre irripetibile; e si assiste alla crescita di un talento strategico sia come artista sia come uomo dтАЩaffari, capace di districarsi con naturalezza tra collezionisti e mercanti dтАЩarte. Ed ├и forse proprio questa disinvoltura a far percepire il cubismo come un pericolo per ┬лlтАЩintegrit├а morale┬╗ del paese: scoppia cos├м la guerra del bene contro il male, della tradizione contro la modernit├а, della Francia della ┬лgente per bene┬╗ contro i pericolosissimi ┬лstranieri┬╗. Il racconto febbrile e appassionato di Annie Cohen-Solal giunge fino al presente sollevando nuovi interrogativi: ┬лlo scandalo che vede il pi├╣ grande artista del Novecento marchiato e schedato perch├й straniero non rimanda forse agli attuali rigurgiti di ordinaria xenofobia? Non rammenta lтАЩostilit├а dilagante di fronte alla crisi migratoria che stiamo attraversando?┬╗.