Opere vol. 12: Psicologia e alchimia

Bollati Boringhieri Le Opere di Gustav Jung āļ´āˇœāļ­ 12 ¡ Bollati Boringhieri
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Verso la fine degli anni venti Jung scopre singolari affinità tra antichi simboli cinesi e i sogni dei suoi pazienti: comincia cosÃŦ a studiare i testi degli alchimisti. Dopo quindici anni di lavoro pubblica questo volume, che rimane fra le sue opere piÚ affascinanti. La tradizione alchimistica e la pratica analitica hanno in comune il tentativo di creare una realtà nuova e superiore: da una parte l’oro, la pietra filosofale, dall’altra la ÂĢpresa di coscienzaÂģ della psicologia moderna. L’alchimia è espressione di una pulsione a trasformare la materia prima dell’esperienza in conoscenza: vuole portare alla luce il lato divino che dorme nell’oscurità degli istinti, ed è quindi una psicologia che non dice il suo nome, qualcosa di affine alla moderna psicoterapia. Jung allarga la sua indagine alla saggezza orientale e a esperienze culturali che, pur appartenendo a epoche e a luoghi lontanissimi, hanno una radice comune, mostrando come le scoperte scientifiche possano essere in realtà il ritrovamento di antichissime e universali esperienze che, appunto per questo, egli definisce ÂĢarchetipicheÂģ.

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Carl Gustav Jung (1875-1961) iniziÃ˛ la sua attività nel 1900 nel famoso ospedale ÂĢBurghÃļlzliÂģ di Zurigo, sotto la guida di Eugen Bleuler, uno dei grandi maestri della psichiatria dinamica. Durante questi ÂĢanni di apprendistatoÂģ mise a fuoco la sua nozione di realtà psichica (teoria dei complessi autonomi) ed elaborÃ˛ alcuni strumenti per la comprensione dei disturbi mentali (test di associazione verbale). Nel 1907 entrÃ˛ in contatto con Freud, con cui stabilÃŦ uno stretto rapporto umano e scientifico, assumendo una posizione di primo piano nel movimento psicoanalitico, ma nel 1912 la pubblicazione di Trasformazioni e simboli della libido segnÃ˛ la rottura del loro sodalizio e il distacco di Jung dalla psicoanalisi. Ne seguÃŦ un lungo periodo di ÂĢmalattia creativaÂģ, caratterizzato da un serrato corpo a corpo con l’inconscio e le sue immagini archetipiche, di cui dà testimonianza Il Libro rosso. Esperienza decisiva da cui si cristallizzarono, negli anni della maturità, il sistema della psicologia analitica (dottrina dell’inconscio collettivo e degli archetipi, tipologia psicologica, energetica psichica e processo di individuazione, principio di sincronicità) e un’eccezionale messe di indagini storico-religiose, soprattutto nei campi dell’alchimia, dell’astrologia e del pensiero orientale. Le Opere di Jung sono pubblicate da Bollati Boringhieri a cura di Luigi Aurigemma (24 voll., 1965-2007).

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