Nella forma delle short stories O. Henry espone quadri di vita vissuta con tocco profondo, pittoresco, poetico ed evocativo, affiancando con maestria l’uso di una sapiente ironia e di un fine umorismo incorniciati dai finali a sorpresa, cifra letteraria del suo stile e della sua narrazione.
Sullo sfondo di situazioni ordinarie, l’autore dipinge personaggi, spazi ed episodi che si muovono tra speranze e sconfitte, desideri e difficoltà, gioie e delusioni, sogni e disinganni, rivestendoli di un’aura introspettiva, intima, profonda, toccante, fiabesca e reale allo stesso tempo, e per i quali ogni momento e ogni evento diventano perciò stessi unici e straordinari.
Alcuni dei racconti qui raccolti sono alla prima pubblicazione in italiano.
O. Henry, pseudonimo di William Porter Sydney, nasce a Greensboro, Carolina del Nord, l’11 settembre 1862 e muore a New York il 5 giugno 1910.
E’ tra i più importanti scrittori della letteratura statunitense di fine ‘Ottocento, ed è considerato uno dei maggiori esponenti del realismo americano.
La sua produzione complessiva comprende 400 racconti brevi.
Fondamentalmente figlio del suo tempo, il lavoro di O. Henry è uno dei migliori esempi nella letteratura anglosassone di come si cattura completamente il clima di un'epoca. Sia che stesse girovagando per i pascoli del Texas, cimentandosi nell'arte del "ladro gentiluomo", o esaminando le tensioni sociali nella New York attorno al cambio di secolo, O. Henry ebbe l'inimitabile capacità di isolare alcuni elementi della società e descriverli con un'incredibile sobrietà e grazia espressiva.
Francesco Paolo Nicolaci vive in Italia, ed è laureato in musica e in filosofia. E’ docente, professionista della musica e traduttore.
Ha vissuto in Inghilterra per alcuni periodi tra il 2013 e il 2020.