Nuovi Pensieri su Antiche Dottrine

Il libro sostiene la scoperta di sé come la più preziosa di tutte le ricerche, più importante di qualsiasi progresso materiale o scientifico. Distingue l'io vero, spirituale e immutabile dai molti "io" temporanei che sperimentiamo quotidianamente. La conoscenza di questo vero io è presentata come la chiave per superare le limitazioni personali e trovare l'unità con il divino. Il testo sostiene che riconoscersi come parte di un grande Essere universale permette di accedere a una forza interiore e a una pace duratura, essenziali per raggiungere salute, armonia e realizzazione spirituale. 

La definizione più pura di amore è presentata come "Dio è amore", che riecheggia la dichiarazione di Giovanni il Discepolo ed è esemplificata dal sacrificio di Gesù. Il testo invita i lettori a seguire questo amore nella loro vita quotidiana, facendo piccoli sacrifici che riflettono la gentilezza e la compassione universali. L'amore deve essere vasto e inclusivo, trascendere i legami familiari e di amicizia ed essere diretto a tutta l'umanità. Se applicato correttamente, l'amore è una forza inesauribile che arricchisce sia chi lo dà sia chi lo riceve. 

Inoltre, il libro esamina l'importanza della preghiera, sottolineando la fede e la gratitudine piuttosto che la supplica. Gesù ha insegnato che qualsiasi cosa chiediamo in preghiera, credendo di averla già ricevuta, ci sarà concessa. Questo insegnamento sottolinea l'unità con il divino e la verità che Dio è già tutto ciò di cui abbiamo bisogno. La visione moderna della preghiera, come affermazione del nostro legame con Dio, è incentrata sulla comprensione dell'immutabile legge divina e sulla certezza che la manifestazione del bene è dentro di noi. 

Il testo esamina anche la dottrina dell'espiazione, proponendo una comprensione più elevata in cui l'espiazione è vista come l'unificazione dell'uomo con Dio, piuttosto che una semplice riconciliazione. La vera espiazione consiste nella realizzazione della nostra natura divina, che ci allinea alla coscienza universale dell'amore e della bontà. L'ignoranza spirituale è paragonata a un prigioniero che, pur avendo la chiave della libertà, rimane prigioniero. Questo parallelo sottolinea la necessità di riconoscere la nostra unità con l'Infinito per superare pregiudizi ed errori, liberandoci alla presenza di Dio.

Una comprensione spirituale della vita elimina la paura della morte, promuovendo un'esistenza più piena e coraggiosa. La vera vita è presentata come spirituale, indistruttibile ed eterna, e deve essere vissuta nel presente, in armonia con lo Spirito. L'immortalità è vista come un processo continuo di rinnovamento, che si traduce in salute, forza e vitalità abbondanti, manifestando la pienezza dell'essere qui e ora. 

Infine, il libro sfida l'idea che povertà e pietà siano necessariamente intrecciate, sostenendo che la prosperità è un diritto divino. La limitazione finanziaria è vista come un ostacolo alla crescita spirituale e deve essere superata con la Verità Divina. Il testo incoraggia una mentalità di abbondanza, rifiutando i pensieri di povertà e limitazione e confidando nell'infinita disponibilità di Dio per ottenere una prosperità legittima e onorevole. La pratica quotidiana di affermare l'abbondanza divina è raccomandata come chiave per una vita piena e ricca sotto ogni aspetto. 

A.R.Ribeiro. 

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