Un vasto cimitero sul mare. Migliaia di tronยญchi dโalbero, neri e spogli come lapidi, su cui si posa una neve rada. E intanto la maยญrea che sale, minacciando di inghiottire le tombe e spazzare via le ossa. Da anni questo sogno perseguita la protagonista Gyeongยญ-ha che, dopo una serie di dolorose separaยญzioni, si รจ rinchiusa in un volontario isolaยญmento. Sarร il messaggio inatteso di unโaยญmica a strapparla alla sua vita solitaria e alยญle immagini di quellโincubo: quando Inยญseon, bloccata in un letto di ospedale, la preยญga di recarsi sullโisola di Jeju per dare da bere al suo pappagallino che rischia di moยญrire, Gyeong-ยญha si affretta a prendere il priยญmo aereo per andare a salvarlo. A Jeju, peยญrรฒ, la accoglie una terribile tempesta di neยญve e poi un sentiero nellโoscuritร dove si perde, cade e si ferisce. ร lโinizio di una diยญscesa agli inferi, nel baratro di uno dei piรน atroci massacri che la Corea abbia conoยญsciuto: trentamila civili uccisi, e molti altri imprigionati e torturati, tra la fine del 1948 e lโinizio del 1949. Una ferita mai sanata che continua a tormentare le due amiche, proยญprio come aveva tormentato la madre di Inยญseon, vittima diretta di quel crimine. Tre donne, unite dal filo invisibile della memoยญria, che con determinazione si rifiutano di dimenticare, di ยซdire addioยป e troncare il legaยญme con chi non cโรจ piรน. Con la sua scrittura al contempo lirica e implacabilmente preยญcisa, fatta di ยซistanti congelati in volo che brillano come cristalliยป, Han Kang riesce a raccontare questa pagina buia della storia, non solo coreana, consegnando al lettore un romanzo doloroso, lucido e poetico โ dove la frontiera tra sogno e realtร , tra visibile e invisibile, sfuma fin quasi a svanire. Un roยญmanzo che lei stessa ha definito ยซuna canยญdela accesa negli abissi dellโanima umanaยป.