Neuropsicologia della coscienza

Bollati Boringhieri
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Il termine ÂĢcoscienzaÂģ si riferisce a concetti diversi la cui definizione e il cui studio hanno fatto parte, nella storia del pensiero filosofico e psicologico, di ambiti disciplinari a volte lontani e in contrasto tra loro. L’influenza del dualismo cartesiano tra mente e corpo ha consolidato l’idea che il mentale appartenga a una realtà ontologica non catturabile dalle leggi del mondo fisico e ha impedito, per molto tempo, che lo studio della coscienza potesse rientrare nel dominio delle scienze naturali. In queste pagine Anna Berti si colloca nella prospettiva opposta. Dopo aver discusso la legittimità e i problemi metodologici che si incontrano nello studio dei processi coscienti, vengono presentate le sindromi neuropsicologiche che piÚ hanno contribuito a svelare operazioni e strutture del mentale legate ai meccanismi della consapevolezza, non individuabili quando il cervello funziona normalmente: lo studio dei casi clinici permette di trarre delle inferenze sulla struttura e sugli aspetti funzionali e adattativi della coscienza. I dati clinici sono discussi e confrontati con quelli ottenuti dalle piÚ moderne tecniche di indagine neurobiologica, come la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e la stimolazione magnetica transcranica (TMS). Nelle conclusioni viene presentata un’ipotesi relativa alla struttura dei processi di consapevolezza, secondo cui la coscienza non puÃ˛ essere considerata come prerogativa esclusiva di una componente esecutiva centrale, indivisibile e sovraimposta gerarchicamente alle altre funzioni mentali; al contrario la coscienza sembrerebbe avere caratteristiche modulari che riflettono anche a livello fenomenologico la struttura multidimensionale dei processi cognitivi.

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Anna Berti è professoressa di Neuropsicologia presso l’Università di Torino. Oltre che di numerose pubblicazioni specialistiche sui temi della cognizione spaziale e della neurobiologia della coscienza, è autrice dei seguenti volumi: con Elisabetta Làdavas, Neuropsicologia (Bologna 1995); con Gabriella Bottini e Marco Neppi-Modona, Elementi di neuroscienze cognitive (Roma 2007).

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