Nel luglio del 1942 due convogli britannici, uno, il PQ.17, diretto dallâIslanda nella Russia Settentrionale con rifornimenti degli anglo-americani per lâUnione Sovietica, lâaltro, il QP.13, con rotta inversa format da navi scariche, nellâattraversare il Mar di Barents andarono incontro ad una tragica sorte. Il timore che le navi tedesche, in particolare la temutissima corazzata TIRPITZ, concentrate nella Norvegia Settentrionale, potessero attaccare il convoglio PQ.17, un una zona dove non dovevano spingersi le grandi navi della Home Fleet, indusse il Primo Lord del Mare, ammiraglio Dudley Pound, ad ordinare lo scioglimento del convoglio e la ritirata delle sue unità di scorta diretta (4 incrociatori e 10 cacciatorpediniere), con il risultato che la maggior parte delle navi mercantile furono attaccate e affondate dallâaviazione e dai sommergibili tedeschi. Soltanto 11 sulle 35 navi partite dallâIslanda con il convoglio PQ.17 raggiunsero la destinazione. Le alter 24 andarono perdute. Per I convogli alleati questa fu una tragedia enorme, tanto da meritarsi lâappellativo di convoglio della morte. Fu invece uno dei successi maggiori per le unità sommergibilistiche tedesche e degli aerei della Luftwaffe.