Una nuova rivoluzione industriale ├и alle porte. Anzi, ├и gi├а cominciata. Dopo aver sovvertito il mondo dei bit - e quindi l'industria della musica, dei video e l'editoria - la cultura digitale sta per trasformare il mondo degli atomi, degli oggetti fisici. E come nella prima rivoluzione industriale fu una macchina, quella a vapore, a innescare un cambiamento epocale, anche in questo caso c'├и di mezzo una macchina: la stampante 3D, che consente di stampare oggetti come si stamperebbe un foglio, dando vita alla "fabbrica personale". ├И questo l'importante annuncio di Chris Anderson, l'osservatore che prima di tutti ha definito i trend pi├╣ avanzati della nostra era - dalla coda lunga di Internet alla gratuit├а della Rete -, in un libro che spiega come, nel prossimo decennio, gli innovatori pi├╣ brillanti, coloro che hanno "visioni" di nuovi prodotti in grado di cambiare il futuro, non dovranno pi├╣ affidare ad altri la realizzazione delle loro idee, ma potranno produrre e distribuire da soli, sfruttando il web e le nuove tecnologie e capovolgendo il mondo della produzione industriale. Alla base di questa rivoluzione - una sorta di "ritorno" dal virtuale al reale - oltre alle stampanti 3D, ci sono tutti i principali trend nati in rete - dalla peer production, all'open source, dal crowdsourcing al crowdfunding - che permetteranno a chiunque di finanziare e produrre un singolo oggetto a costi bassissimi. La conseguenza per il futuro: tante piccole fabbriche personali e un movimento inarrestabile di "artigiani digitali" che soppianter├а la produzione di massa.