Le parole confondono: Volume 1

Assolutamente da leggere, non scrivo molto per non dare anticipazioni. Quello che mi ha colpito di più di questo libro è la gestione magistrale del ritmo da parte dell'autore. A questo aggiungo solo qualcosa sul protagonista come letto da altre recensioni: è vero a volte ti viene voglia di prenderlo a schiaffi, ma finalmente un testo in cui il personaggio principale non è il classico stereotipo. Credo sia il valore aggiunto. P.S. ho subito iniziato il secondo volume ed è veramente interessante.

Un protagonista a volte difficile da amare. Ma poi è impossibile non farlo. Andrea è grande abbastanza e ha già fatto alcuni passi avanti nella vita, provvedendo da solo a sé stesso vivendo lontano da casa. Ma ci sono molte cose che deve ancora risolvere, cose di cui ragiona e a volte si dispera, e che dopo mille tentennamenti saprebbe anche come fare per trovare una soluzione (o dare un taglio) senza però decidersi mai. Ed è per questo che a volte ti viene di dirgli, di gridargli: SVEGLIA! Però è anche un ragazzo molto intelligente e soprattutto molto buono, dal carattere dolce, che diventa aggressivo (verbalmente) solo se si sente con le spalle al muro. Ogni tanto mostra una vena di egocentrismo ma gli amici, quelli che nel tempo ha imparato a riconoscere come veramente tali, lo capiscono, lo ascoltano, lo comprendono e come loro anche noi gli vorremmo con convinzione sussurrare: CORAGGIO! Provo a scrivere di più ma mi rendo conto che Andrea ha un carattere complesso, solo all’apparenza semplice, che ha saputo reagire ad un evento molto traumatico trovando in qualche modo la forza per andare avanti mentre non riesce a superare un punto (apparentemente) morto. Ma da questo capiamo la forza dei suoi sentimenti, da quel punto di vista è un pezzo di granito, un testardo dell’amore, tutto il resto per lui diventa secondario, ha bisogno di ricevere calore umano ma anche di darlo, e lo fa. Finora ho parlato solo di Andrea ma ci sono tanti altri personaggi che ruotano attorno a lui, che contribuiscono alla sua crescita, a vari livelli, e alcuni lasceranno un segno anche in noi lettori. Il rapporto tra i personaggi a volte è così profondo che la nostra attenzione si sposta naturalmente dal protagonista al secondario che diventa primario. Devo dire che questo è un aspetto della scrittura di G. Venturi che apprezzo molto, i caratteri sono pieni e non solo funzionali alla storia, non servono solo per costruire il protagonista, esistono anche loro. Spero di non aver detto troppo, men che meno voglio dirvi come finisce. Immagino che alcuni lettori potranno non essere d’accordo con il finale ma a me è piaciuto molto. Ora non resta che leggere gli altri volumi della serie “Le parole confondono” per conoscere meglio Andrea e tutti gli altri che saranno protagonisti. Buona lettura.

Un libro che mi ha fatto sobbalzare più volte dalla sedia. Ho subito comprato anche gli altri volumi della serie e ho letteralmente divorato anche il secondo. Complimenti all'autore.