Molti dei passeggeri scesi dal treno in arrivo da Parigi quel 10 aprile 1912 non erano della categoria a cui si poteva dire semplicemente: il Titanic รจ in ritardo, scusate tanto. Lโattesa andava bene per i viaggiatori di terza classe, emigranti bulgari, croati, italiani, anche libanesi, arrivati a piedi da chissร dove. Ora piรน ora meno, per loro nulla cambiava, e infatti di loro nessuno si preoccupava. Gente come il miliardario John Jacob Astor IV o il famoso artista Frank Millet, invece, non amava gli intoppi. Avevano affari da seguire, appuntamenti importanti dallโaltra parte dellโoceano. Ma adesso erano tutti lรฌ, sulla banchina, insieme ad amanti impazienti di specchiarsi negli ori della nave piรน bella mai vista fino ad allora, o a genitori in lutto che tornavano in patria: destini sospesi sullโorlo di unโEuropa ancora innocente. Intrecciando i fili che da molte destinazioni avevano portato il fior fiore del bel mondo a scalpitare per il ritardo della nave che li avrebbe consegnati a un destino non previsto nelle loro dorate scie, questa emozionante ricostruzione del fatale viaggio del Titanic, ci consegna un resoconto corale che fa palpitare raccontando lโintreccio di esistenze di colpo fatte a pezzi dalla tragedia, tra โsommersiโ e โsalvatiโ.
Nellโarco di tempo che va dallโimbarco allโaffondamento, da profondo conoscitore di questa straordinaria vicenda, Brewster riesce a dare lโimpressione di aver viaggiato anche lui sulla nave โinaffondabileโ, regalandoci una storia che ha la tensione e la vivacitร di una diretta.
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