La stella di Ratner

· Giulio Einaudi Editore
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ÂŦQualcuno ha detto che La stella di Ratner ÃĻ il mostro al centro della mia produzione. Ma forse ÃĻ come se fosse in orbita, in orbita attorno ai miei altri libriÂŧ.
Don DeLillo

***

Billy Twillig ÃĻ un premio Nobel, il piÃđ geniale matematico della sua epoca, il massimo esperto in un campo di studi cosÃŽ specializzato ed estremo da coincidere, praticamente, con la sua sola persona. E ha quattordici anni.
È stato prelevato da forze non meglio precisate e condotto in una località segreta dell'Asia centrale per partecipare all'Esperimento sul campo numero uno: un enorme centro di ricerca in cui studiosi di tutto il mondo cercano di raggiungere ÂŦla conoscenza. Studiare il pianeta. Osservare il sistema solare. Ascoltare l'universo. Conoscere noi stessiÂŧ.
Billy ÃĻ stato convocato perchÃĐ rappresenta l'unica speranza per decifrare il mistero supremo: tempo fa, proveniente dalla lontana stella di Ratner, ÃĻ giunto un segnale radio che ha tutta l'apparenza di un messaggio da un'intelligenza aliena. Ma nemmeno la piÃđ alta concentrazione di scienziati del pianeta ÃĻ riuscito a decodificarlo. Finora.
Per la prima volta tradotto in italiano, La stella di Ratner ÃĻ, fin dal suo apparire nel 1976, tra tutti i romanzi di Don DeLillo l'oggetto del culto piÃđ tenace, enigmatico e sotterraneo.
Qualche anno piÃđ tardi, tentando di spiegarne il segreto, lo stesso DeLillo dirà: ÂŦHo provato a scrivere un romanzo che non solo avesse la matematica tra i suoi argomenti, ma che, in un certo senso, fosse esso stesso matematica. Doveva incarnare un modello, un ordine, un'armonia: che in fondo ÃĻ uno dei tradizionali obiettivi della matematica puraÂŧ. Un libro, in altri termini, in cui la forma e la teorizzazione della forma coincidono con il contenuto: in cui gli opposti si riversano l'uno nell'altro in una fuga senza fine, come in un nastro di MÃķbius o nel simbolo dell'infinito. E tutto ciÃē DeLillo lo fa con una versione postmoderna di Alice nel paese delle meraviglie (richiamata fin dai titoli delle due parti del romanzo: Avventure e Riflessi), costruendo un testo che riesce a essere al medesimo tempo un concentrato di humour, una satira delle umane, universali ambizioni e dei moderni fallimenti tecnico-burocratici, un ÂŦritratto d'artistaÂŧ e un romanzo di formazione. Ma forse la migliore descrizione della Stella di Ratner ÃĻ racchiusa fra le pagine del libro: ÂŦun romanzo sperimentale, un'allegoria, una geografia lunare, una magistrale autobiografia, un criptico trattato scientifico, un'opera di fantascienzaÂŧ.

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