I mezzi di comunicazione di massa coinvolgono anche le leggi, che sono divulgate con titoli fantasiosi, âpropagandisticiâ, diversi dai titoli ufficiali. Si pensi alla legge âobiettivoâ, alla legge âconcretezzaâ, al decreto âdignità â, ecc. Oltre a ciÃē, molte leggi contengono formule propagandistiche nel contenuto e nelle finalità , che inducono a ritenere che gli obiettivi della legge siano stati raggiunti. Questi aspetti della propaganda delle leggi non risultano essere stati approfonditi dalla dottrina e dalla giurisprudenza, e presentano aspetti nuovi. à sorto infatti il problema se e fino a che punto queste formulazioni siano legittime, se ciÃē violi lâaffidamento dei cittadini nei confronti delle leggi, e se vi sia una tutela giurisdizionale per queste forme propagandistiche che nascondono il dolo e sono lâespressione di âmacchinazioniâ insidiose per ottenere risultati illeciti.
Vittorio Italia, ha insegnato Diritto Pubblico e Diritto Amministrativo nelle Università di Pavia e di Milano, ed ÃĻ stato Preside della Facoltà di Scienze Politiche. Dirige, con lâEditore Key, le Collane: âDiritto Amministrativo e degli Enti Localiâ, âLetteratura giuridicaâ e âLe regole nelle leggiâ.