La libraia di Auschwitz

· Newton Compton Editori
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Una commovente storia vera

«Le memorie di una testimone degli orrori dell’Olocausto.»

A soli tredici anni Dita viene deportata ad Auschwitz insieme alla madre e rinchiusa nel settore denominato Campo per famiglie (tenuto in piedi dalle SS per dimostrare al resto del mondo che quello non fosse un campo di sterminio): quello che conteneva il Blocco 31, supervisionato dal famigerato “Angelo della morte”, il dottor Mengele. Qui Dita accetta di prendersi cura di alcuni libri contrabbandati dai prigionieri. Si tratta di un incarico pericoloso, perché gli aguzzini delle SS non esiterebbero a punirla duramente, una volta scoperta. Dita descrive con parole di una straordinaria forza e senza mezzi termini le condizioni dei campi di concentramento, i soprusi, la paura e le prevaricazioni a cui erano sottoposti tutti i giorni gli internati. Racconta di come decise di diventare la custode di pochi preziosissimi libri: uno straordinario simbolo di speranza, nel momento più buio dell’umanità. Bellissime e commoventi, infine, le pagine sulla liberazione dei campi e del suo incontro casuale con Otto B Kraus, divenuto suo marito dopo la guerra. Parte della storia di Dita è stata raccontata in forma romanzata nel bestseller internazionale La biblioteca più piccola del mondo, di Antonio Iturbe, ma finalmente possiamo conoscerla per intero, dalla sua vera voce.

La vera storia di Dita Kraus, la giovanissima bibliotecaria di Auschwitz, diventata un simbolo della ribellione, finalmente raccontata da lei stessa

«Nessuno che non sia stato prigioniero ad Auschwitz può descrivere che cosa significa aver vissuto quell’orrore. Non esistono parole adatte nel nostro vocabolario.»
Dita Kraus

«Quella della Libraia di Auschwitz è una storia di resilienza: perciò, a dispetto degli orrori che rievoca, resta un libro di grande ispirazione. Una lettura necessaria e indimenticabile.»
The Sunday Times

«Oltre agli orrori, la tensione e i soprusi, questo volume ci ricorda anche la forza, la resilienza, il coraggio di chi, nonostante tutto, ha scelto di non arrendersi e di raccontare.»
Corriere della Sera
Dita Kraus

Nata a Praga nel 1929, è una sopravvissuta all’Olocausto ed è la vera bibliotecaria di Auschwitz. Dopo la morte del marito Otto Kraus, autore di Il maestro di Auschwitz, avvenuta nel 2000, ha continuato la sua importante opera di diffusione della verità. Vive in Israele.

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Nata a Praga nel 1929, è una sopravvissuta all’Olocausto ed è la vera bibliotecaria di Auschwitz. Dopo la morte del marito Otto Kraus, autore di Il maestro di Auschwitz, avvenuta nel 2000, ha continuato la sua importante opera di diffusione della verità. Vive in Israele.

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