"La difesa di LuÅžin" (1929), primo capolavoro di Nabokov, è la storia di un conflitto insanabile tra genio e normalità , volontà e predestinazione, ragionevole esistere quotidiano e leggi del Fato, geloso delle prerogative che gli competono. Ed è anche â lo rivela già il titolo, che allude a unâimmaginaria mossa inventata dal protagonista â una storia di scacchi. Una storia costruita con sottile, deliberata ironia, come una lunga partita giocata contro la vita, che si dipana lungo lâarco di ventâanni tra una luminosa Pietroburgo imperiale, località termali tedesche e la Berlino degli anni Trenta, con i suoi ricchi emigranti russi.Al centro del romanzo, la figura del giovane Luzin: inerme di fronte agli altri, consegue attraverso il suo genio per gli scacchi un misterioso, insondabile potere che lo sospinge molto al di là del mondo ordinario. Ma lâascesa e la caduta di LuÅžin â da bambino svagato e geniale a campione perdente e suicida â sono anche lâoccasione per delineare in controluce, con raffinata sequenza di mosse, tra arrocchi, stalli, prese e abbandoni, una tessitura narrativa in cui dominano lâironia che investe lâillusorietà delle scelte libere e virtuose, contrastate dal disegno del caso, e lâintuizione di una dimensione futura, al di là dellâumano.Il paradosso del libro è che lâalgido nitore degli scacchi converge con un alto pathos, come indicÃ˛ lo stesso Nabokov: ÂĢFra tutti i miei libri russi, "La difesa di LuÅžin" contiene e diffonde il âcaloreâ piÚ intenso, cosa apparentemente strana se si pensa quale supremo potere dâastrazione si attribuisca agli scacchiÂģ.Pubblicato in russo nel 1930, "La difesa di LuÅžin" è stato tradotto in inglese, sotto il controllo dellâAutore, nel 1964.