La storia di Simone Ficicchia è quella dell'Ultima Generazione che può fare qualcosa per uscire dal terrore della catastrofe ambientale e dall'illusione della crescita infinita. E allora la vernice sulle opere d'arte, i blocchi stradali, ogni azione volta a sensibilizzare l'opinione pubblica e i governi acquista un senso. Vedendo in tv Ficicchia uscire da un'aula di tribunale, in molti si saranno chiesti cosa porti un ragazzo «perbene» a rischiare di rovinarsi la vita per lottare per il clima. La risposta è in queste pagine, che affrontano il suo percorso di scelta dall'attivismo classico alla disobbedienza civile e scuotono la nostra coscienza. È ora di agire, alzare la voce, farsi sentire. Anche a costo di incorrere, come Simone, in persecuzioni e conseguenze legali. Anche a costo di essere odiati.