Tre uomini in barca, oggi più che mai, non è solo un romanzo di viaggio, un gran divertimento, un esercizio di lingua perennemente in bilico tra comico e sentimentale. Le scorribande di George, Harris e Jerome lungo il Tamigi (per tacer del cane ) ci rimettono soprattutto in contatto con due tesori le cui tracce si sono fatte sempre più labili nella vita e nella letteratura successive: l'ozio e l'innocenza dello sguardo. Nicola Lagioia