Una lettura avvincente che apre gli occhi a chi crede che questo lavoro sia solo una sfilata di grandi alberghi e una vita piena di privilegi, ma che svela come invece esiga compromessi talvolta insostenibili e battaglie per vedere riconosciuta la propria professionalità.
Così, tra proteste a Fiumicino e avventure tra le dune del deserto, corsi di formazione con colleghi libici e sauditi e incontri che fanno battere il cuore, Ivan ci fa conoscere una realtà molto più impegnativa e complessa di ciò che appare.
Un racconto autentico e spesso sarcastico, nel quale però non manca mai la passione dell’autore per il suo lavoro e il suo profondo rispetto per chi ancora si impegna per non rinunciare alla sicurezza e per dare al fattore umano in aviazione la giusta importanza.
Ivan Anzellotti (1974), ex pilota della Guardia di Finanza sui Piaggio P166 DL3, è diventato pilota di linea nel 2000 in Alitalia. Con la crisi della compagnia del 2008 ha lasciato l’Italia e si è trasferito prima in Medio Oriente e a Lisbona, lavorando sugli A320, e successivamente in Asia dove per due anni ha pilotato anche i B747. È infine ritornato in Europa nel 2020. Questo libro è la sua opera prima, in cui descrive le sue disavventure in aviazione. Il seguito delle sue vicende lo ha narrato in Storia di un pilota 2. Dalle low cost alla conquista dell’Est (Cartabianca Publishing). Ha anche pubblicato un romanzo giallo ambientato nel mondo dell’aviazione, Il destino degli altri (Phasar Edizioni). È molto attivo sui social, in cui ama raccontare e spiegare la professione del pilota