Um þessa rafbók
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Pure se le speranze e i propositi di un nuovo anno appena all'inizio vogliono essere sempre rosei e positivi, come un rito scaramantico a cui fingiamo di credere, sappiamo che sarà un anno difficile, che saremo chiamati a nuovi sacrifici e rinunce, che dovremo assistere ancora ai litigi politici, all'arroganza del potere di chi si sente forte e legittimato a esprimere odio e disprezzo verso il diverso, il più debole, alimentando ulteriormente il clima di odio e di insofferenza che sta già dilagando in modo sempre più preoccupante. In un'Europa nostalgica di vecchie violenze e intolleranze totalitarie, nel dispotico tentativo di separare tutti, perché l'unione fa la forza e può essere quindi pericolosa, speriamo che soprattutto i giovani sappiano guardare avanti e non cedere alle facili promesse di chi fa solo propaganda. Già 50 anni fa Blade Runner immaginava un futuro cupo e senza speranza. E ancora prima, 70 anni fa, Orwell nel suo futuribile 1984 aveva immaginato un domani in assetto di guerra perenne. Ecco, facciamo resistenza, cercando di non essere manovrati da burattinai dissennati, e ribelliamoci perché il futuro non sia così.
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