Cosa dicono del "Cavallo di fuoco":
"È un fantasy molto particolare che parla di un cavallo di fuoco, del malvagio Grint, della principessa del Regno d'ombra, di esseri umani e altre creature. Naturalmente il soggetto è come sempre la lotta tra bene e male, ma, rispetto ad altri libri del genere fantasy, viene trattato in un modo meno eroico e bellicoso, bensì più fantastico ed emozionante. La storia non si ispira tanto alla grande epica che caratterizza il "genere Tolkien", quanto piuttosto ai racconti popolari celtici, in cui in determinate circostanze i portali tra i due mondi, quello umano e quello magico, si aprono e permettono di incontrare gli esseri più diversi rendendo tutto possibile. Il fatto che il fronte dei buoni e quello dei cattivi si evolvano lentamente costituisce il particolare fascino della storia."
"La storia è molto densa, emozionante e non scivola nei tipici cliché del genere. I confini tra il mondo reale e quello magico sono labili, i personaggi risultano ben definiti e in parte misteriosi. La cosa più bella è però che il lettore viene assorbito dalla storia senza un attimo di respiro.