Giamblico nacque a Calcide, in Siria, verso la metΓ del terzo secolo. AprΓ¬ una nota scuola neoplatonica ad Apamea, in Siria. Allievo di Porfirio, si allontanΓ² dalla dottrina del suo maestro per formulare una propria interpretazione del platonismo che accentuava la separazione tra anima e corpo, e la missione soteriologica della filosofia, che ha lβobiettivo di guidare lβuomo allβunione mistica con i principi immateriali, attraverso la pratica della teurgia. Fu considerato dai suoi contemporanei pagani uomo di grandissima sapienza e virtΓΉ - lβimperatore Giuliano lo definΓ¬ divino e perfezione di ogni umana saggezza (F.C. Giuliano, A Helios Re). La dottrina di Giamblico si impose presto nellβambito del pensiero pagano tardoantico. I suoi allievi furono i maestri dei fondatori della Accademia neoplatonica di Atene (Plutarco di Atene e Siriano), e le sue dottrine influenzarono per questa via Proclo, attraverso le opere del quale il neoplatonismo giunse fino al Medioevo. Sebbene giΓ nel circolo romano di Plotino, e nei cenacoli filosofici che si erano formati attorno ai suoi allievi (Porfirio, Amelio), la lettura delle opere di Aristotele, di Platone, e dei loro principali commentatori, fosse una prassi comune, Giamblico formalizzΓ² un vero e proprio curriculum di letture per gli studenti della sua scuola, strutturato in gradi di complessitΓ e di approfondimento progressivi. La base di partenza era data da opere di carattere precettistico, come il Manuale di Epitteto o il Carmen Aureum pseudo-pitagorico, volte a formare il carattere dellβallievo.