à giunto il momento di attribuire maggiore dignità filosofica alla violenza, visto che questâultima gioca un ruolo primario nellâesistenza degli esseri umani, indipendentemente dal fatto che se ne voglia prendere coscienza o meno. Esistono una filosofia della scienza e una della moralità , una filosofia della biologia, ma anche una dellâarte: non câè nessuna ragione per continuare a disprezzare filosoficamente la violenza. Dobbiamo invece essere fieri di inaugurare una vera e propria nuova area della filosofia, quella della violenza, intesa come un campo autonomo di speculazione. ll volume vuole aiutare a riconoscere che noi umani siamo intrinsecamente esseri violenti. Questa consapevolezza, seppur non terapeutica (la violenza dovrebbe essere âspiegataâ con pazienza filosofica e non certo usando ricette rapide, sommarie, o scientiste, paradossalmente al fine di dissimularla), potrebbe aumentare le nostre chances di diventare almeno esseri âresponsabilmenteâ e consapevolmente violenti.