Pubblicato per la prima volta in volume nel 1900 dopo due apparizioni su riviste, il romanzo ebbe un impatto fortemente sovversivo per aver affidato a una cameriera il ruolo di protagonista e osservatrice lucida, implacabile e voluttuosa, di una borghesia ipocrita e corrotta. CÃĐlestine passa senza sosta di famiglia in famiglia senza mai trovare un ambiente che le consenta di restare, vuoi per le continue angherie delle padrone di casa, vuoi per le inevitabili avances dei mariti. Ma ÃĻ soprattutto nei confronti del sesso che la figura di CÃĐlestine rompe gli schemi convenzionali dellâepoca: se da un lato lâerotismo ÃĻ vissuto in maniera naturale, dallâaltro il ruolo di âpreda sessualeâ appare come un estremo quanto vano tentativo di pareggiare i conti rispetto agli abusi subiti sul lavoro. Sullo sfondo la provincia francese di fine Ottocento, con i suoi giardini curati, le cene di rappresentanza, i delitti sordidi, le violenze insabbiate, lâantisemitismo dilagante. Diario di una cameriera, pur utilizzando uno stile leggero e ironico, volle suscitare intenzionalmente nei lettori scandalo e nausea verso un sistema sociale basato su una moderna forma di schiavitÃđ. In catalogo da oltre un secolo, il Diario, qui presentato in una nuova traduzione, ebbe anche due celebri trasposizioni cinematografiche: la prima di Jean Renoir nel 1946 e la seconda, nel 1964, diretta da Luis BuÃąuel, con Jeanne Moreau e Michel Piccoli. Nel 2015 ÃĻ in uscita una nuova versione, interpretata da LÃĐa Seydoux.