Tutti, prima o poi, riceviamo una diagnosi. Un giorno arriva un esperto e con una parola ci dice qualcosa che modifica il corso della vita, in peggio o in meglio. Momento chiave della relazione medico-paziente, la diagnosi non รจ solo un processo di conoscenza compiuto da chi la formula, รจ anche un'occasione importante della conoscenza di sรฉ. Ed รจ sempre un incontro: con il corpo, la chimica dei farmaci, la cura di sรฉ, la scienza medica, la (s)fiducia nella medicina, il passato dell'anamnesi, il futuro della prognosi, la nostra personalitร , le nostre paure e difese. Sulla malattia e l'essere malati si รจ scritto molto. Meno sulla diagnosi e l'essere diagnosticati. O con internet, sull'autodiagnosticarsi, solitari esploratori dei nostri sintomi. Le diagnosi non sono sentenze e le malattie non hanno un ยซsignificatoยป, non sono metafore o colpe. Possono perรฒ abitare le nostre vite come narrazioni e mitologie personali.