Crepacuore
āĻ¨ā§ąā§ ā§¨ā§Ļā§¨ā§§ ¡ Rizzoli
ā§Ē.ā§Šstar
ā§¨ā§¯ āĻāĻž āĻĒā§°ā§āĻ¯āĻžāĻ˛ā§āĻāĻ¨āĻžreport
āĻāĻŦā§āĻ
228
āĻĒā§āĻˇā§āĻ āĻž
reportāĻŽā§āĻ˛ā§āĻ¯āĻžāĻāĻāĻ¨ āĻā§°ā§ āĻĒā§°ā§āĻ¯āĻžāĻ˛ā§āĻāĻ¨āĻž āĻ¸āĻ¤ā§āĻ¯āĻžāĻĒāĻ¨ āĻā§°āĻž āĻšā§ā§ąāĻž āĻ¨āĻžāĻ  āĻ
āĻ§āĻŋāĻ āĻāĻžāĻ¨āĻ
āĻāĻ āĻāĻŦā§āĻāĻāĻ¨ā§° āĻŦāĻŋāĻˇā§ā§
"Quando non eravamo insieme sentivo uno strano disordine emotivo, una specie di febbre, di sete che dovevo placare. Vivevo le mie giornate senza di lui come un intervallo, una pausa dell'esistenza. Mi spegnevo, in attesa di riaccendermi quando lo avrei rivisto. Ero appena diventata una giovane tossica, convinta, al contrario, di aver colmato quella zona irrimediabilmente cava della mia esistenza."CosÃŦ Selvaggia Lucarelli descrive gli esordi di una relazione durata ben quattro anni in cui nulla, nella sua vita, ha avuto scampo: dal lavoro agli amici, l'ossessione per una storia che non aveva alcuna possibilità di funzionare, piano piano, come un fungo infestante, ha intaccato tutto quello che la circondava. Perfino l'amore per suo figlio, che finisce trascurato tra decisioni imprudenti e un'asfissiante sindrome abbandonica: "Oggi, guardandomi indietro, faccio ancora fatica ad ammetterlo, ma la felicità di mio figlio, la sua sicurezza perfino, erano la cosa piÚ importante solo in quei rari momenti in cui sentivo di aver messo la mia relazione al sicuro. L'unico pericolo che avvertivo come costante e incombente era quello che lui mi lasciasse per la mia evidente inadeguatezza".Con coraggio, senza fare sconti soprattutto a se stessa, racconta come un incontro tra un uomo che non vede nulla oltre se stesso e una donna che non vede nulla oltre lui puÃ˛ trasformarsi in una devastante dipendenza affettiva da cui la protagonista uscirà solo dopo aver toccato il fondo. Solo dopo aver compreso cos'era quel vuoto da colmare e perchÊ ha coltivato la speranza distruttiva che qualcuno potesse colmarlo: "Siamo stati, insieme, una profezia feroce che per avverarsi aveva bisogno delle ferite di entrambi".
āĻŽā§āĻ˛ā§āĻ¯āĻžāĻāĻāĻ¨ āĻā§°ā§ āĻĒā§°ā§āĻ¯āĻžāĻ˛ā§āĻāĻ¨āĻžāĻ¸āĻŽā§āĻš
ā§Ē.ā§Š
ā§¨ā§¯ āĻāĻž āĻĒā§°ā§āĻ¯āĻžāĻ˛ā§āĻāĻ¨āĻž
āĻāĻ āĻāĻŦā§āĻāĻāĻ¨āĻ āĻŽā§āĻ˛ā§āĻ¯āĻžāĻāĻāĻ¨ āĻā§°āĻ
āĻāĻŽāĻžāĻ āĻāĻĒā§āĻ¨āĻžā§° āĻŽāĻ¤āĻžāĻŽāĻ¤ āĻāĻ¨āĻžāĻāĻāĨ¤
āĻĒāĻĸāĻŧāĻžā§° āĻ¨āĻŋāĻ°ā§āĻĻā§āĻļāĻžā§ąāĻ˛ā§
āĻ¸ā§āĻŽāĻžā§°ā§āĻāĻĢâāĻ¨ āĻā§°ā§ āĻā§āĻŦāĻ˛ā§āĻ
Android āĻā§°ā§ iPad/iPhoneā§° āĻŦāĻžāĻŦā§ Google Play Books āĻāĻĒāĻā§ āĻāĻ¨āĻˇā§āĻāĻ˛ āĻā§°āĻāĨ¤ āĻ āĻ¸ā§āĻŦāĻ¯āĻŧāĻāĻā§āĻ°āĻŋāĻ¯āĻŧāĻāĻžā§ąā§ āĻāĻĒā§āĻ¨āĻžā§° āĻāĻāĻžāĻāĻŖā§āĻā§° āĻ¸ā§āĻ¤ā§ āĻāĻŋāĻāĻ āĻšāĻ¯āĻŧ āĻā§°ā§ āĻāĻĒā§āĻ¨āĻŋ āĻ¯'āĻ¤ā§ āĻ¨āĻžāĻĨāĻžāĻāĻ āĻ¤'āĻ¤ā§āĻ āĻā§āĻ¨ā§ āĻ
āĻĄāĻŋāĻ
'āĻŦā§āĻ āĻ
āĻ¨āĻ˛āĻžāĻāĻ¨ āĻŦāĻž āĻ
āĻĢāĻ˛āĻžāĻāĻ¨āĻ¤ āĻļā§āĻ¨āĻŋāĻŦāĻ˛ā§ āĻ¸ā§āĻŦāĻŋāĻ§āĻž āĻĻāĻŋāĻ¯āĻŧā§āĨ¤
āĻ˛ā§āĻĒāĻāĻĒ āĻā§°ā§ āĻāĻŽā§āĻĒāĻŋāĻāĻāĻžā§°
āĻāĻĒā§āĻ¨āĻŋ āĻāĻŽā§āĻĒāĻŋāĻāĻāĻžā§°ā§° ā§ąā§āĻŦ āĻŦā§āĻ°āĻžāĻāĻāĻžā§° āĻŦā§āĻ¯ā§ąāĻšāĻžā§° āĻā§°āĻŋ Google PlayāĻ¤ āĻāĻŋāĻ¨āĻž āĻ
āĻĄāĻŋāĻ
'āĻŦā§āĻāĻ¸āĻŽā§āĻš āĻļā§āĻ¨āĻŋāĻŦ āĻĒāĻžā§°ā§āĨ¤
āĻ-ā§°ā§āĻĄāĻžā§° āĻā§°ā§ āĻ
āĻ¨ā§āĻ¯ āĻĄāĻŋāĻāĻžāĻāĻ
Kobo eReadersā§° āĻĻā§°ā§ āĻ-āĻāĻŋā§āĻžāĻāĻšā§ā§° āĻĄāĻŋāĻāĻžāĻāĻāĻ¸āĻŽā§āĻšāĻ¤ āĻĒā§āĻŋāĻŦāĻ˛ā§, āĻāĻĒā§āĻ¨āĻŋ āĻāĻāĻž āĻĢāĻžāĻāĻ˛ āĻĄāĻžāĻāĻ¨āĻ˛âāĻĄ āĻā§°āĻŋ āĻ¸ā§āĻāĻā§ āĻāĻĒā§āĻ¨āĻžā§° āĻĄāĻŋāĻāĻžāĻāĻāĻ˛ā§ āĻ¸ā§āĻĨāĻžāĻ¨āĻžāĻ¨ā§āĻ¤ā§°āĻŖ āĻā§°āĻŋāĻŦ āĻ˛āĻžāĻāĻŋāĻŦāĨ¤ āĻ¸āĻŽā§°ā§āĻĨāĻŋāĻ¤ āĻ-ā§°āĻŋāĻĄāĻžā§°āĻ˛ā§ āĻĢāĻžāĻāĻ˛āĻā§ āĻā§āĻ¨ā§āĻā§ āĻ¸ā§āĻĨāĻžāĻ¨āĻžāĻ¨ā§āĻ¤ā§° āĻā§°āĻŋāĻŦ āĻāĻžāĻ¨āĻŋāĻŦāĻ˛ā§ āĻ¸āĻšāĻžāĻ¯āĻŧ āĻā§āĻ¨ā§āĻĻā§ā§°āĻ¤ āĻĨāĻāĻž āĻ¸āĻŦāĻŋāĻļā§āĻˇ āĻ¨āĻŋā§°ā§āĻĻā§āĻļāĻžā§ąāĻ˛ā§ āĻāĻžāĻāĻāĨ¤
