Apione reciclò le affermazioni, fatte precedentemente dall’autore egiziano Manetone e dagli scrittori greci Mnaseas di Patara e Apollonio Molone, secondo cui gli ebrei discendevano da un gruppo lebbroso di schiavi egiziani fuggiti dal paese, erano misantropi, adoravano la testa di un asino, eseguivano sacrificio umano e che l’osservanza ebraica di strane leggi dietetiche e circoncisione ha dimostrato il loro la stirpe egiziana. Giuseppe tentò di screditare le affermazioni di Apione con un’opera in due libri. Il primo si riflette in questo passaggio, e il secondo ha messo in dubbio la legittimità di Apione come storico e la credibilità delle sue fonti.