Con un occhio aperto

¡ Giulio Einaudi Editore
āļ‰-āļ´āˇœāļ­
256
āļ´āˇ’āļ§āˇ”
āļ‡āļœāļēāˇ“āļ¸āˇŠ āˇƒāˇ„ āˇƒāļ¸āˇāļŊāˇāļ āļą āˇƒāļ­āˇŠâ€āļēāˇāļ´āļąāļē āļšāļģ āļąāˇāļ­Â āˇ€āˇāļŠāˇ’āļ¯āˇ”āļģ āļ¯āˇāļą āļœāļąāˇŠāļą

āļ¸āˇ™āļ¸ āļ‰-āļ´āˇœāļ­ āļœāˇāļą

GÊricault e Courbet, Manet e CÊzanne, Vuillard e Magritte, Oldenburg e Freud. Diciassette grandi pittori, perlopiÃē fra Romanticismo e Modernismo, e un unico dilemma: lasciare che la potenza dei loro quadri parli direttamente agli occhi, al cuore e alla mente, come vorrebbe Flaubert? O piuttosto mettere lo sguardo in parole e affidare a quelle la forza dell'immagine? Il grande scrittore Julian Barnes anela alla prima via, ma fortunatamente cede alla tentazione della seconda, e lo fa in un percorso di raffinata originalità in cui si sbilancia, si diverte, ci incanta.

Sono le parole di un grande scrittore e non di un professionista del mondo delle arti figurative o di un accademico, quelle che Julian Barnes mette in conversazione con le immagini di alcune grandi opere del canone occidentale tra il 1850 e il 1920, dal maturo Romanticismo fino al Modernismo e oltre. Il punto di partenza è il dipinto noto come La zattera della Medusa di GÊricault, di cui Barnes segue le fonti storiche nel naufragio della fregata francese Meduse nel luglio del 1816, per spostarsi poi sulla storia dei bozzetti preparatori e dell'autoreclusione del pittore per otto mesi durante il lavoro sulla grande tela, fino a offrire risposta su che cosa trasformi la catastrofe in arte, dopo aver trasformato l'evento in immagine. I saggi trattano dipinti di Manet, Bonnard, Vuillard, Degas, CÊzanne, ma anche di Vallotton, Braque, Picasso e Magritte, fino agli inquieti ritratti di Lucian Freud, con la loro spietata ricerca dell'anima della carne, e al gigantismo giocoso di certa Pop Art destinata, nel giudizio di Barnes, a invecchiare male e approdare a una senilità precoce e un tantino ridicola. Si tratta di testi eruditi e brillanti che garantiscono tuttavia un piacere ulteriore a chi vi si accosta, quello di suggerire in controluce alle figure descritte potenziali personaggi o scene di romanzi di Barnes. Accade con l'analisi di certi interni borghesi di Vuillard, con l'attenzione tutta narrativa riservata alla posizione dei piedi nel dipinto di Manet L'esecuzione dell'imperatore Massimiliano; accade nel racconto delle vite a confronto di Braque e Picasso. Barnes si sbilancia, si diverte, ci incanta. E, dopo aver sommessamente contraddetto per quasi trecento pagine le indicazioni del maestro Flaubert, secondo il quale i grandi dipinti non vogliono parole a illustrarli, Barnes liquida se stesso commentando cosí le opere dell'amico Howard Hodgkin: ÂĢQuesti quadri parlano ai miei occhi, al mio cuore, alla mia mente. PerciÃ˛, basta con le paroleÂģ.

āļ¸āˇ™āļ¸ āļ‰-āļ´āˇœāļ­ āļ…āļœāļēāļąāˇŠāļą

āļ”āļļ āˇƒāˇ’āļ­āļą āļ¯āˇ™āļē āļ…āļ´āļ§ āļšāˇ’āļēāļąāˇŠāļą.

āļšāˇ’āļēāˇ€āˇ“āļ¸āˇš āļ­āˇœāļģāļ­āˇ”āļģāˇ”

āˇƒāˇŠāļ¸āˇāļģāˇŠāļ§āˇŠ āļ¯āˇ”āļģāļšāļŽāļą āˇƒāˇ„ āļ§āˇāļļāˇŠāļŊāļ§āˇŠ
Android āˇƒāˇ„ iPad/iPhone āˇƒāļŗāˇ„āˇ Google Play āļ´āˇœāļ­āˇŠ āļēāˇ™āļ¯āˇ”āļ¸ āˇƒāˇŠāļŽāˇāļ´āļąāļē āļšāļģāļąāˇŠāļą. āļ‘āļē āļ”āļļāˇš āļœāˇ’āļĢāˇ”āļ¸ āˇƒāļ¸āļŸ āˇƒāˇŠāˇ€āļēāļ‚āļšāˇŠâ€āļģāˇ“āļēāˇ€ āˇƒāļ¸āļ¸āˇ”āˇ„āˇ”āļģāˇŠāļ­ āļšāļģāļą āļ…āļ­āļģ āļ”āļļāļ§ āļ•āļąāˇ‘āļ¸ āļ­āˇāļąāļš āˇƒāˇ’āļ§ āˇƒāļļāˇāļŗāˇ’āˇ€ āˇ„āˇ āļąāˇœāļļāˇāļŗāˇ’āˇ€ āļšāˇ’āļēāˇ€āˇ“āļ¸āļ§ āļ‰āļŠ āˇƒāļŊāˇƒāļēāˇ’.
āļŊāˇāļ´āˇŠāļ§āˇœāļ´āˇŠ āˇƒāˇ„ āļ´āļģāˇ’āļœāļĢāļš
āļ”āļļāļ§ āļ”āļļāˇš āļ´āļģāˇ’āļœāļĢāļšāļēāˇš āˇ€āˇ™āļļāˇŠ āļļāˇŠâ€āļģāˇ€āˇŠāˇƒāļģāļē āļˇāˇāˇ€āˇ’āļ­āļēāˇ™āļąāˇŠ Google Play āļ¸āļ­ āļ¸āˇ’āļŊāļ¯āˇ“ āļœāļ­āˇŠ āˇāˇŠâ€āļģāˇ€āˇŠâ€āļēāļ´āˇœāļ­āˇŠāˇ€āļŊāļ§ āˇƒāˇ€āļąāˇŠ āļ¯āˇ’āļē āˇ„āˇāļš.
eReaders āˇƒāˇ„ āˇ€āˇ™āļąāļ­āˇŠ āļ‹āļ´āˇāļ‚āļœ
Kobo eReaders āˇ€āˇāļąāˇ’ e-ink āļ‹āļ´āˇāļ‚āļœ āļ´āˇ’āˇ…āˇ’āļļāļŗ āļšāˇ’āļēāˇ€āˇ“āļ¸āļ§, āļ”āļļ āˇ€āˇ’āˇƒāˇ’āļąāˇŠ āļœāˇœāļąāˇ”āˇ€āļšāˇŠ āļļāˇāļœāˇ™āļą āļ”āļļāˇš āļ‹āļ´āˇāļ‚āļœāļēāļ§ āļ‘āļē āļ¸āˇāļģāˇ” āļšāˇ’āļģāˇ“āļ¸ āˇƒāˇ’āļ¯āˇ” āļšāˇ… āļēāˇ”āļ­āˇ” āˇ€āˇš. āļ†āļ°āˇāļģāļšāļģāˇ” āļ‰-āļšāˇ’āļēāˇ€āļąāļēāļ§ āļœāˇœāļąāˇ” āļ¸āˇāļģāˇ” āļšāˇ’āļģāˇ“āļ¸āļ§ āˇ€āˇ’āˇƒāˇŠāļ­āļģāˇāļ­āˇŠāļ¸āļš āļ‹āļ¯āˇ€āˇ” āļ¸āļ°āˇŠâ€āļēāˇƒāˇŠāļŽāˇāļą āļ‹āļ´āļ¯āˇ™āˇƒāˇŠ āļ…āļąāˇ”āļœāļ¸āļąāļē āļšāļģāļąāˇŠāļą.