ย Una applicazione a Palladio, alla sua vita, alla sua poetica, che รจ il frutto di oltre mezzo secolo di studi e dipana il filo rosso di una tensione esegetica di sistematico dissenso e contrasto rispetto agli approcci interpretativi correnti, perlopiรน di matrice anglosassone. Lionello Puppi scarta rispetto alle cavillositร ostinate su questioni neutrali di filologismo erudito, agli anacronistici esercizi di lettura condotti alla luce di una improbabile โereditร โ accumulata nellโignoranza delle architetture vere, e basati sullโuso spregiudicato dei modelli grafici che troviamo nelle pagine dei Quattro Libri dell'Architettura, che han come effetto lโazzeramento di qualsivoglia riferimento alla vita activa di Palladio, e la riduzione dellโillustrazione su carta delle opere piรน significative ad astratti modelli grafici bidimensionali, come costellazione di un esemplare universo architettonico originato da โnaturale inclinazioneโ: e cosรฌ i modelli si sovrappongono alla realtร delle fabbriche, annullandone ogni valore, anche stilistico e formale, ed epurando la loro veritร materiale, di esiti scaturiti dal sofferto confronto tra progetto, cantiere, ragioni del sito e del committente. In Palladio รจ certo attiva la consapevolezza della sovrana dignitร scientifica dellโarchitettura e vivo e ineludibile รจ il confronto con il mondo classico, ma in questa nuova monografia Puppi fa giustizia di qualsiasi nozione di โclassicismoโ. La visione spaziale di Andrea scaturisce, piuttosto, dal rifiuto di ogni dogmatismo dottrinale, dal rigetto dellโobbedienza alla logica costruttiva ispirata alla ricerca di cadenze proporzionali e di impaginazione prospettica proprie della cultura tosco-romana. Le coordinate entro cui si iscrivono le opere di Palladio maturano sul fondamento anticlassico del gusto tardoromano, con la sua visione ottica e pittorica. Nel contesto di quel peculiare momento storico e socio-politico, stare Con Palladio significa mettersi nella sua prospettiva, che รจ diretta esperienza e cognizione, e insieme scoperta, di uno โspazio venetoโ: la traduzione in veneto del Rinascimento.