Quando la guerra bussa alla tua porta, non sai mai cosa potrà accadere. Lo scoprirai solo strada facendo. Forse lo potrai raccontare, se saprai sopravvivere allâorrore.
In questo libro, un mondo muore e uno nasce, macchiati dallo stesso sangue vivo di bambini, donne e uomini che chiedono, reclamano giustizia. Per tornare a sperare, per risollevare cuori intimoriti, per riprendere a vivere e a progettare il futuro. Una giustizia cosÃŽ grande, equa e necessaria da sembrare divina. Una giustizia che deve partire dal cuore di ciascuno senza coprire quel sangue con lo sporco dei nazionalismi, dellâindifferenza, della distrazione, dellâoblio. Una giustizia verso cui questo libro con determinazione tende.
âCâÃĻ amarezza e câÃĻ sarcasmo nei versi di Luca e il titolo di questa raccolta annuncia tutto il restoâ (Riccardo Noury).
âLa Poesia si fa strumento per lâurlo strozzato del poeta e delle grida sorde del conflitto bosniaco mai veramente terminato e, soprattutto, per tutte le vittime di tutte le guerreâ. (Silvio Ziliotto)
âUna lettura dura, asciutta, che non lascia scampo. Una prosa in versi che ti inchiodaâ. (Andrea Cortesi)
âLuca in questo libro ha messo a nudo la sua animaâ. (Tamara CvetkoviÄ)
âFormidabili in questa silloge sono alcuni testi di Luca Leoneâ. (Gianluca Paciucci)