Nel Paese dei balocchi in cui viviamo risuona un unico imperativo: ยซLascia perdere!ยป. La memoria e il rigore, lโimpegno e lโetica sono fatiche inutili. Le molte realtร straordinarie della scuola e dellโimpegno sociale, cosรฌ come le famiglie, sono costrette a nuotare come salmoni contro la corrente della crisi economica, dellโarroganza al potere, del disprezzo verso i saperi. Eppure a venire oggi alla ribalta non sono solo bambini-erba, senza forma e senza senso del limite, nรฉ solo ragazzi-risacca, trasportati dalle maree di qualche vizio o disagio. Sono anzi i giovani stessi, con lโimpegno delle loro battaglie e dei loro ideali, a mostrarci che non tutto รจ perduto. Il punto di partenza di questa appassionata lettera a unโinsegnante sono le emergenze del tempo presente, ma la forza dellโappello di Susanna Tamaro va ben al di lร , ponendo questioni fondamentali per ricomporre la nostra convivenza. Di quale sapere abbiamo bisogno per essere in grado di affrontare la vita? Come tornare a comunicare ai bambini lโamore per le domande e la passione per la ricerca delle risposte? Cosa stanno cercando di dirci i ragazzi che oggi scendono in piazza in difesa del futuro di tutti? Forse al cuore di un nuovo patto possibile tra le generazioni cโรจ la riscoperta di un concetto rivoluzionario: lโanima. Tornare a nutrirla รจ la condizione per ricominciare a cambiare il mondo: per una volta, in meglio.