Ripercorrendo e commentando l’opera del primo, adottando la postura e la forma grafica che un tempo era riservata ai libri sacri, il libro mostra che la moda è l‘arte più potente perché è l’unica capace di mutare in un attimo la nostra vita, il nostro corpo, il nostro volto: se le altre opere d’arte presuppongono un rapporto di pura contemplazione, ogni abito impone una trasformazione del sé per poter diventare oggetto della nostra esperienza.
E al tempo stesso è l’arte più metafisica perché contraddice il luogo comune che descrive l’Occidente come una cultura che riduce tutte le cose a materia inanimata. La moda esiste solo perché riconosciamo che le cose, i tessuti, la loro forma, i loro colori, ci permettono di dire “io”, e danno alla nostra personalità quell’accento e quella postura che la rendono inconfondibile. La moda è insomma l’espressione di una forma profana e quotidiana di animismo: grazie ad essa ci trasformiamo in apprendisti stregoni di un gemello che prende le nostre stesse sembianze.
Alessandro Michele nasce a Roma il 25 novembre 1972. Dopo gli studi all’Accademia di Costume e Moda e alcune prime esperienze nel settore, arriva da Fendi, dove, alla fine degli anni ‘90, sotto la guida di Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi, contribuisce al grande successo del brand nel campo della pelletteria. Nel 2002 viene scelto da Tom Ford per disegnare le borse di Gucci. Da quel momento lavora ininterrottamente per l’azienda. Nel 2014, già responsabile di tutti gli accessori Gucci, diventa anche Direttore Creativo di Richard Ginori. Il 21 gennaio 2015 viene nominato Direttore Creativo di Gucci.
Emanuele Coccia è professore di Filosofia a Parigi. Tra i suoi libri, tradotti in diverse lingue, ricordiamo La vita delle piante: metafisica della mescolanza (2018), Metamorfosi (2021), Filosofia della casa (2021). Con Giorgio Agamben ha pubblicato Angeli: Ebraismo Cristianesimo Islam, un’antologia sugli angeli nelle culture cristiana, ebraica e islamica, mentre nel 2019 ha svolto l’attività di consulente scientifico nel contesto della mostra “Trees” presso la Fondazione Cartier di Parigi. Attualmente tiene un corso sulla moda focalizzato su Alessandro Michele all’Università di Harvard.