Anteo Crocioni รจ un giovane contadino marchigiano degli anni '50. Conosce bene il suo lavoro e l'ambiente in cui vive, ama la moglie, la casa, la terra. Attraverso l'osservazione dei corpi animali e vegetali, le combinazioni di macchine immaginarie, la lettura di testi filosofici e scientifici, le meditazioni solitarie sulle stagioni, e sulle esperienze familiari e sociali, viene maturando la visione di un futuro ยซarmoniosoยป, di una ยซeternaยป e ยซfelice convivenza degli uominiยป, di una progressiva rigenerazione del mondo: e affida la sua utopia a un Trattato. Gli uomini, sostiene Anteo, ยซnon sono creature del cielo ma macchine fabbricate da altri uominiยป, che possono e debbono perfezionarsi all'infinito, secondo una nuova filosofia morale. I compaesani, ancora dominati dalla paura e dal sacro rispetto delle istituzioni, lo mettono presto al bando come ribelle e come ยซmattoยป. Abbandonato anche dalla moglie, che non lo capisce, Anteo va a Roma per cercare di lei e far conoscere il suo Trattato: e lรญ la vicenda troverร la sua drammatica conclusione. La macchina mondiale (1965) รจ il secondo romanzo di Paolo Volponi, che vi intreccia magistralmente i temi e i modi espressivi che gli sono cari: il rapporto fra mondo contadino e mondo industriale-cittadino, la carica eversiva dell'ideologia contro i ritardi, le chiusure e le sorditร morali della societร italiana, la fervida sperimentazione linguistica e stilistica. Per Volponi, come per Anteo, la vera pazzia รจ di quanti accettano l'infelicitร e l'ingiustizia senza accorgersi della possibilitร di una vita rinnovata e felice. Come ha osservato Gian Carlo Ferretti, ยซle pagine piu belle e piรบ nuove del romanzo sono quelle in cui il motivo della progettazione "scientifica" di Anteo e le sue esperienze dolorose e serene i di ogni giorno diventano momenti di una tenace, drammatica, agonistica e quasi eroica aspirazione a una vita diversa per tuttiยป.